venerdì 9 gennaio 2015

Star Goddess


Nella Tradizione Fatata non vi è alcun pantheon particolare o fisso, ma vi sono alcuni dei che appartengono a questa corrente spirituali e ai suoi lignaggi. Parleremo oggi della Star Goddess o, se volessimo tradurre il nome in italiano, Dea Stella, una delle dee centrali.

Star Goddess è il punto androgino da cui è nato il tutto, a lei si deve la creazione non solo del nostro pianeta, ma dell'intero universo. Ella è il buio primordiale dello spazio profondo, l'intelligenza del grande vuoto, a volte indicata come "God Herself" cioè "Dio in persona". Può essere vista come una forma femminile estatica in quello che viene chiamato in alcune teologie L'assoluto o L'Uno e come tale può essere vista come affine alla Dea Stella Nuit o Thelema. Anche se viene definita Dea non è femminile, ella è tutta la sessualità, e viene definita Dea per enfatizzare i suoi poteri di nascita e creazione. Più sotto riporto una semplice meditazione per poterla incontrare ma è importante sapere che la Star Goddess non si può invocare, non si può riconoscere in quanto ella è tutto e niente, fa parte di ogni cosa e ogni cosa, bella o brutta che sia, fa parte di lei. 



Numerosi sono i nomi con cui è conosciuta la Dea: Quakoralina, Sugmad o Sugma'ad, Sugmati, Dryghten, Dryghtyn o Drychtyn, Il grande buio infinito, Madre Notte, La Vergine nera del buio esterno, Il Grembo dell'Universo

La scrittrice Starhawk così descrive meravigliosamente la Star Goddess all'interno del libro La Danza a Spirale: All'inizio dei tempi c' era la Dea. Lei, il cui nome non può essere pronunciato, fluttuava nell'abisso dell'oscurità: sola, maestosa, completa di Sé Stessa. Mentre si specchiava nell'oscuro cosmo, Lei vide, attraverso la sua stessa luce, il suo radioso riflesso, e se ne innamorò perdutamente. Gli infuse vita grazie al potere che era in Lei, e fece l'amore con Se stessa, chiamando la sua creatura Miria, la Meravigliosa. La loro estasi esplose nell'unico canto di tutto ciò che è, che è stato e che sarà, e insieme a esso arrivò il movimento. Con esso affluirono le onde e formarono le sfere e i cerchi che poi costituirono tutti i mondi. La Dea, traboccante d' amore, dette alla luce una moltitudine di spiriti luminosi, che li popolarono, diventando poi tutti gli esseri viventi. Ma quel movimento trascinò Miria via con sé, e allontanandosi dalla Dea, assunse delle caratteristiche sempre più maschili. In un primo momento si trasformò nel Dio Blu, benevolo e gioioso Dio dell'amore; in seguito nel Dio verde, ricoperto di rampicanti e radicato nella terra, lo spirito di tutto ciò che cresce. Infine divenne il cacciatore il cui volto è scarlatto come il sole e nero come la Morte. Ma il desiderio richiama sempre il Dio verso la Dea, cosicché Lui Le ruota eternamente intorno, cercando di ritornare a Lei per mezzo dell'amore che li lega. Tutto ebbe inizio con l'amore e tutto cerca di ritornarvi. L'Amore è l'unica legge, il maestro di saggezza che rivela ogni mistero.


Un'altra descrizione viene fatta da Francesca De Grandis in Be a Goddess: La Madre della Prima Creazione cammina nel buio esterno. I suoi passi non toccano nulla. I suoi passi toccano sè stessa, che è tutte le cose. Lei utilizza lo spazio come uno specchio. Questo specchio è conosciuto come lo specchio delle Tenebre. In esso, la Madre della Prima Creazione è immensa come un universo senza stelle, come il sonno senza sogni, come il sonno in cui tutti i sogni risiedono. Disegna l'immagine dallo specchio nello spazio e la chiama Miriel, che significa Bella da Dio. Tutto è vergine: la sessualità intatta in tutta la sua freschezza. Eppure vecchio di là del tempo, ognuno baciare l'altro con tutta la maturazione e l'esperienza di una cortigiana moribonda. Fanno l'amore, ognuno desiderando l'altro tanto quanto desiderano sè stesso. Poi Miriel si allontana dalla Madre della Prima Creazione così il vuoto oscuro schiarisce al blu cobalto come lei diventa Dian-Y-Glas, Blue God, il Dio Blu. La Grande Madre gli dice: "Non ti porteranno mai via da me.. Qualunque forma tu assuma, per il fatto che sei la mia parola, il mio martello, il mio sigillo, tornerai da me nella tua forma attuale. E questo nostro amore sarà per sempre. E attraverso la nostra unione sessuale tutte le cose devono essere create e vengono create, tutte le cose che erano e non sono, e devono ancora essere."
Uno dei misteri rivelati in questo mito è la vera natura delle tenebre, incarnata nell'universo come specchio della Madre. Nella creazione cristiana, Dio guardò nel buio, nel vuoto, e decide di fare qualcosa per riempirlo. Da allora rimane separato da quello che Egli ha creato, al di fuori della natura e dell'umanità. L'implicazione teologica è che Dio è troppo bello per essere una parte della natura e il male appartiene al mondo materiale. Per i pagani ha più senso pensare, credere, immaginare che la Dea ha visto se stessa in quel vuoto, quel buio, e da quel amorevole, vitale, grembo oscuro ha creato tutte le cose. Invece di condannare il mondo materiale, Lei non solo lo vede come parte di sè, ma lo ama e lo abbraccia, come Lei ci abbraccia ogni volta che chiediamo di Lei. La Dea è dentro di noi e tutta la natura si chiama immanenza, ciò implica che la natura è buona e sacra.

Nella tradizione Blodrose, così come nella meditazione che a breve riporterò, è raffigurata con una testa di leone nero nella cui criniera si annidano le stelle, le ali che si estendono all'infinito, siede su un trono fatto d'onice, circondata da un alone di fiamme blu, e regge in grembo un uovo d'argento. Associato alla Star Goddess il serpente che si morde la coda, l'Uroboro, il manifesto che comprende sè stesso, la ciclicità infinita delle cose, la teoria dell'eterno ritorno.


Con questo ho riportato gran parte delle informazioni che si possono trovare sulla Star Goddess. Spero di approfondire maggiormente la conoscenza e gli studi di questa Dea ma credo di aver semplicemente dato un volto, o forse sarebbe più indicato dire un nome, a un'idea che ho sempre avuto fin dai miei primi passi lungo la Via dell'Arte. Star Goddess è quello che io definisco spesso l'Uno, o per farmi comprendere meglio da chi non è pagano, il Divino, un'energia primordiale che muove ogni cosa, la fonte di ogni cosa, la Dea dalla quale hanno origine tutte le Dee e tutti gli Dei, tutti gli archetipi e l'inconscio collettivo. La definisco Dea nel senso femminile nel termine, in quanto punto d'origine d'ogni cosa, non per una definizione sessuale. Un'energia che è presente in ogni cosa e che unisce ogni cosa. Un'entità con la quale è difficile rapportarsi ... troppo grande, troppo immensa, eppure con la quale è più facile entrare in contatto poichè è in ogni cosa. A livello pagano è più comune essere dedicati a un qualche dio, a qualche dea o pantheon in quanto incarnano aspetti della Star Goddess più di facile intuizione, come archetipi che parlano direttamente al nostro inconscio o al nostro Sè Giovane.


MEDITAZIONE
Chiudete gli occhi e rilassatevi. Respirate profondamente per tre volte, quindi concentratevi sul vostro respiro, regolare, tranquillo e costante. Svuotate la mente da ogni pensiero, eseguite il vostro esercizio di rilassamento base. Quando siete pronti, visualizzatevi all'interno di una vasta caverna. Le pareti sono di pietra nera, lucida, e emettono un debole bagliore bluastro. I limiti della caverna si perdono in lontananza ... par quasi di star sotto a un immenso cielo senza luna nè astri. Al centro del luogo, davanti a voi, vi sono nove gradini che circondano una pedana. Su questo palco vi è un trono d'anice nero. Quando siete printi, invocate la Dea con queste parole, o simili:

Invoco Dryghten, l'antica provvidenza,

che era fin dal principio ed è per tutti i tempi,

uno, androgino, la fonte di tutte le cose:

onnisciente, onnipresente, onnipotente,

immutabile, eterna, sempre senza fine.

Il trono non è più vuoto. Seduto su questo vi è la Star Goddess. Osservate il suo aspetto imponente e senza tempo, una donna con la testa da leonessa, lunghi capelli corvini da cui nascono le stelle. Immense ali e in grembo un uovo d'argento. Un alone di fiamme blu la circonda. Può apparirvi con questo aspetto oppure in modo totalmente diverso. Non ha corpo, non ha immagine, Ella è tutto e niente, è creazione e distruzione. Attorno a te e alla Dea, grandi figure divine danzano, cantano in un turbine vorticoso di estasi eterna. Ascolta e partecipa alla danza, lasciati riempire dal potere che emana e ricorda di congedarti alla Dea prima di ritornare, quando lo vorrai.

Bran: Fonte di maggiore soddisfazione personale

 

Brân il Benedetto, letteralmente "Corvo Benedetto", è una divinità della mitologia celtica. Re di Britannia, veniva rappresentato come un gigante. È così grande che nessuna casa e nessuna nave possono contenerlo, e che da lungi lo si scambia con una montagna. Ha una caldaia rigenerante, che regala al re d'Irlanda, marito di sua sorella Branwen, nella quale vengono risuscitati i guerrieri irlandesi. Dopo la sua morte, il capo reciso di lui ha la proprietà di far sì che per quelli che lo posseggono il tempo passi come un sogno; sepolto, protegge il paese dalle invasioni. Giusto per fare sempre un breve cenno sul dio in questione.
Fonte di soddisfazione personale .. oddio .. io sono un'eterna insoddisfatta, pessimista e con poca autostima. Sempre alla ricerca impossibile della perfezione. Forse ora come ora ciò che mi rende più orgogliosa e mi da più soddisfazione è vedere mio figlio crescere amato da tutti in quanto ama stare con tutti, non è uno di quei bambini capricciosi che non si stacca mai dalla mamma o che timidamente ti guarda con faccia diffidente, è sempre pronto a donare un sorriso e a condividere la sua allegria e la sua energia con gli altri. Ma .. ecco .. è il suo carattere, non è che io abbia fatto molto! Sono abbastanza soddisfatta di riuscire a tenere a galla l'azienda in questo periodo di crisi e di non avere moltissimi debiti da pagare. Quelli ci son sempre, ma sono affrontabili, almeno per ora. E questo a discapito dei pronostici. Sono abbastanza soddisfatta delle creazioni a cui do vita con il pirografo, cose che sono apprezzate da qualcuno tanto da essere comprate a un prezzo che ritengo adeguato. Insomma un po' di soddisfazione qua .. un po' di là ... cerco sempre di far di meglio

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lunedì 5 gennaio 2015

Arawn: Qual è la cosa/esperienza più terrificante che hai fatto/avuto?

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Arawn è il Dio dell'Oltretomba gallese, guardiano dei luoghi pericolosi e delle anime dei defunti. Non possiede un aspetto proprio, ma si aggira in molteplici forme ed aspetti per circuire ed accaparrare le anime dei vivi. Per tale ragione viene associato anche alla figura dell'inganno e della malvagità. Nel folklore gallese Arawn guida la caccia selvaggia in cielo assieme alla moglie e quattro segugi a partire dall'autunno fino all'inizio della primavera. I levrieri (o veltri) di Arawn sono spiriti dell'Annwn, i Cŵn Annwn, grossi segugi dal pelo bianco e le orecchie fulve.
Fatta questa breve premessa per presentare questo Dio, entrando così finalmente nel pantheon celtico .. bhè .. così su due piedi non saprei dire qual'è stata l'esperienza più terrificante che ho avuto. Anche perchè se fosse stata così terribile me la ricorderei senza troppi problemi. Nonostante tutto credo di essere abbastanza coraggiosa. Ho paura, certo, ma non permetto alla paura di non farmi camminare nel bosco di notte o farmi quattro piani in un acensore senza lue .. contando che fin da piccola la mia più grande paura è stata il buio nel quale si nascondevano mostri che volevano mangiarmi o farmi a pezzetti per usarmi nelle loro macabre ricette di pozioni! Ricordo che da piccola avevo anche piuttosto paura di andare in macchina in montagna, non sempre, ma ogni tanto ero convinta che saremmo tutti caduti giù da una scarpata per una curva mal fatta. Comunque, tornando a un tema più esoterico, posso raccontare di un episodio che ricordo ancora oggi piuttosto nitidamente, un sogno ... il guaio principale è che è stato un sogno nel sogno. In poche parole ho sognato di dormire e di svegliarmi a causa di un incubo. Ero nel letto piuttosto allarmata e con il fiatone, non ricordo bene cosa avessi sognato ma ero decisa di voler continuare a dormire. Mi rimetto sdraiata nel letto e sento che improvvisamente qualcosa mi afferra per un piede e mi trascina fuori dal letto, nel terrore più totale mi accorgo che erano le Tre Norne. Non so cosa volessero da me ma aveva a che fare con un'erba o qualcosa di simile. Mi sono svegliata di colpo terrorizzata perchè, nel sogno, ero convinta di essere sveglia e nella realtà ordinaria, quindi in quel momento per me quello non era un sogno ma realmente le Norne mi stavano trascinando via! Inutile dire che di dormire non se n'è più parlato! Tutto uesto perchè prima di andare a dormire stavo leggendo l'edda o qualcosa della mitologia norrena. C'è un alto episodio carino: stavo, di sera tardi, camminando lungo il parcapiede per raggiungere la macchina, quando sento una voce dietro di me dire qualcosa, mi giro e ... non c'era anima viva. Mi si è gelato il sangue!! Un secondo dopo, dal buio, è spuntata una donna che parlava al telefono andando in bicicletta. E' un episodio banale ma ho avuto davvero un tuffo al cuore!! Per questo motivo credo sempre poco a chi mi racconta che, spegnendo la luce per andare a letto, vede, ad esempio, delle persone sedute al bordo del letto che appaiono giusto solo con la luce spenta, o spiriti ben visibili e definiti per la casa. Penso che come minimo a uno gli salterebbe il cuore in gola e scapperebbe di casa! Ahaha

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domenica 4 gennaio 2015

Thoth: Quanto scrivi e quanto leggi.


Ultimamente mi spiace non dedicare molto tempo alla lettura essendo, fin da piccola, una divoratrice di libri. Ogni tanto passo un periodo in cui i libri restano chiusi ... generalmente dura due o tre giorni! Ho sempre una pila di libri iniziati e dafinire sul comodino, questo perchè magari inizio a leggere un saggio, magari non proprio leggero, e vorrei iniziare a rilassarmi con un romanzo, poi magari mi ritrovo tra le mani un vecchio libro e ho il piacere di rileggerlo e qualche giorno dopo riprendo in mano un vecchio testo che avevo messo in disparte. Poi ci sono quei libro che divoro dall'inizio alla fine senza prendere fiato! Per lo più romanzi. I saggi preferisco godermeli poco a poco, analizzarli, studiarli. Insomma, si, leggo un sacco. Quanto allo scrivere .. eh non ho mai amato molto farlo, se si parla di scrivere a mano. La mia mano non riesce a tenere il ritmo dei miei pensieri e mi spiace perdermi qualche nozione, quindi per lo più scrivo al coputer. L'unico modo in cui sono riuscita a scrivere un Libro Specchio è stato quello di scriverlo in digitle ... ma saranno un paio di anni che non riprendo in mano il tutto. Anche per quanto riguarda blog e forum sono abbastanza incostante, come si può notare! Forse perchè quando mi rileggo mi vedo sempre più malinconica di quanto vorrei o forse perchè non ho "fans" che mi supportano, o forse più semplicemente perchè non sono mai stata di moooolte parole e una grande chiacchierona.


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