Corrispondenze
Significato antico – Ghiaccio
Altri nomi – Iss, Eis, Is
Valore fonetico – I
Divinità – Rinda, Hel, Verdandi
Animale – Ghiro
Polarità – Femminile
Elemento – Acqua
Valore numerico – 11
Colore – Nero
Albero – Ontano
Erba – Edera
Cristallo – Occhio di gatto
Ciclo solare – 28 novembre al 12 dicembre
Parole chiavi – Arresto, stasi, pausa, meditazione
Descrizione
Antico poema anglosassone
Isa, glaciale e silenziosa,
come cristallo risplende, simile alle gemme
un campo ricoperto di gelo
è visione molto luminosa.
Poema norvegese
Ghiaccio noi chiamiamo il largo ponte
Il cieco deve essere guidato.
Poema islandese
Ghiaccio, corteccia dei fiumi
e tetto dell’onda
e distruzione dei suoi abitanti.
Runa
Oracolo
La montagna di ghiaccio è crollata
sulla via per il mare
occorre aggirare l’ostacolo
con nuovi e diversi cammini
o perire nella rigida ostinazione
di una via che non c’è più.
Chissà che un’altra direzione,
seppur più lunga e faticosa,
non sia foriera
di vantaggi sconosciuti.
Utilizzo magico
Allontana le preoccupazioni per il futuro e i rimpianti del passato.
Favorisce la riflessione e la concentrazione sul presente.
Struttura e solidifica le energie che rischiano di disperdersi.
Tiene a bada emozioni e reazioni impulsive.
Dona fermezza, forza interiore, calma, centratura e vuoto della mente.
Posizione delle mani
Posizione yoga
Canto della runa
Isa Isa Isa
Iiiiiiiiiii
Iiiiisssss
Sssss iiiii
iiiiiiiiii
Iiiiiiiiiiiiiiiiii
Iiiiisssssaaaa
Iiiiiiiiiissaaaaaaaaa
Iiiiiiissssssssaaaaaaaarrrrrrrr
Altri nomi – Iss, Eis, Is
Valore fonetico – I
Divinità – Rinda, Hel, Verdandi
Animale – Ghiro
Polarità – Femminile
Elemento – Acqua
Valore numerico – 11
Colore – Nero
Albero – Ontano
Erba – Edera
Cristallo – Occhio di gatto
Ciclo solare – 28 novembre al 12 dicembre
Parole chiavi – Arresto, stasi, pausa, meditazione
Descrizione
Antico poema anglosassone
Isa, glaciale e silenziosa,
come cristallo risplende, simile alle gemme
un campo ricoperto di gelo
è visione molto luminosa.
Poema norvegese
Ghiaccio noi chiamiamo il largo ponte
Il cieco deve essere guidato.
Poema islandese
Ghiaccio, corteccia dei fiumi
e tetto dell’onda
e distruzione dei suoi abitanti.
Come le rune precedenti legate alla morte e al dolore, Isa è associata al vuoto, al silenzio, al lutto, a quello stato di coscienza che accompagna e circonda la morte il cui dolore dello strappo non è lancinante ma diventa tristezza, malinconia, perdita di senso. Il pensiero della morte può evocare paura, smarrimento e impotenza, Isa ci aiuta a cogliere l’importanza del momento presente, di ciò che è qui ed ora, ci invita a distogliere l’attenzione da ciò che non c’è più. Se si rimane legati al passato qualcosa muore insieme a ciò che è morto, non si può vivere nel lutto per tutta la vita, questo serve per piangere tutte le lacrime che si anno, superare il dolore e tornare nuovamente alla vita. Isa ci aiuta ad accettare l’inevitabile separazione, a sciogliere i vincoli della nostra anima dall’illusione che chi non c’è più ci sia ancora, ad abituarsi al vuoto, al silenzio e alla solitudine. Alcuni non si rassegnano alla perdita e continuano a vivere come se fossero morti, sono spenti, hanno rinunciato alla rinascita e vivono una lenta agonia, fatta di rimpianti, lamenti e sensi di colpa.
Isa è il ghiaccio, l’inverno, l’apparente fine di tutto, il blocco, ma sotto il ghiaccio dell’inverno la vita pulsa, i semi germogliano, la primavera si prepara, pronta a coprire la terra di verde iniziando un nuovo ciclo. Isa ci insegna che la morte in fondo non esiste, fa parte della vita, è un aspetto fondamentale, imprescindibile, uno stato transitorio che caratterizza l’essere. Tutto ciò che esiste in natura ha un inizio e una fine, ma anche una nuova rinascita, spesso in altra forma. Il ghiaccio è come un velo che copre la terra, è molto luminoso, abbagliante, ma anche ingannevole, è il velo di Maya, il velo dell’illusione che non lascia vedere ciò che veramente è. Isa ci aiuta a riconoscere l’illusione, ciò che fa apparire le cose diverse da come sono. Ma Isa stessa è a volte un’illusione, come il ghiaccio che è destinato a sciogliersi sotto i raggi del sole, così la nostra coscienza attraverso l’illuminazione può rivelare la realtà nascosta.
Isa è associata alla dea nordica Hel, signora del regno di Heleim che ha sede nel primo mondo, il Niflheim, la terra di nebbia e di brina, ghiaccio e oscurità. E’ collegata anche alla norna Verdandi che regge il presente, mentre il glifo che la rappresenta è una linea che collega il cielo e la terra, gli strati più elevati della coscienza con quelli più bassi.
Isa è associata alla dea nordica Hel, signora del regno di Heleim che ha sede nel primo mondo, il Niflheim, la terra di nebbia e di brina, ghiaccio e oscurità. E’ collegata anche alla norna Verdandi che regge il presente, mentre il glifo che la rappresenta è una linea che collega il cielo e la terra, gli strati più elevati della coscienza con quelli più bassi.
Runa
Oracolo
La montagna di ghiaccio è crollata
sulla via per il mare
occorre aggirare l’ostacolo
con nuovi e diversi cammini
o perire nella rigida ostinazione
di una via che non c’è più.
Chissà che un’altra direzione,
seppur più lunga e faticosa,
non sia foriera
di vantaggi sconosciuti.
L’estrazione di questa runa indica la presenza di un blocco momentaneo di una situazione e c’è necessità di fare una profonda riflessione, un periodo di transizione prima della rinascita in cui occorre avere pazienza e perseveranza. Isa è un collegamento tra spirito e materia, è la capacità di controllare la passione e gli impulsi, di essere connessi e collegati con il cosmo. E’ la runa della meditazione associata alla posizione dell’albero, fermezza e stabilità, ogni passione è spenta e si è centrati su se stessi e sul respiro, quando si riesce a vedere oltre.
L’estrazione di Isa rivela una momentanea chiusura e allontanamento, una stasi forzata dalle situazioni. E’ un raffreddamento degli entusiasmi, delle passioni, degli innamoramenti, è una fase di esplorazione profonda del senso di ciò che si sta facendo. Ma qualcosa si sta muovendo dentro di noi, un’idea creativa, un sentimento profondo, un progetto, la possibilità di un nuovo lavoro, per questo motivo, nonostante non ci si senta pronti, è consigliato iniziare a far piccole esperienze, per aprirsi e scongelarsi, ma nulla di eccessivo. Bisogna avere pazienza. Accettate una cena con amici intimi, cercate di rispondere cordialmente a chi si interessa a voi, sono previste novità positive sia in campo affettivo che in quello lavorativo ma bisogna dar tempo al tempo. Per quanto riguarda la salute il consiglio è prevenire invece che curare.
L’estrazione di Isa rivela una momentanea chiusura e allontanamento, una stasi forzata dalle situazioni. E’ un raffreddamento degli entusiasmi, delle passioni, degli innamoramenti, è una fase di esplorazione profonda del senso di ciò che si sta facendo. Ma qualcosa si sta muovendo dentro di noi, un’idea creativa, un sentimento profondo, un progetto, la possibilità di un nuovo lavoro, per questo motivo, nonostante non ci si senta pronti, è consigliato iniziare a far piccole esperienze, per aprirsi e scongelarsi, ma nulla di eccessivo. Bisogna avere pazienza. Accettate una cena con amici intimi, cercate di rispondere cordialmente a chi si interessa a voi, sono previste novità positive sia in campo affettivo che in quello lavorativo ma bisogna dar tempo al tempo. Per quanto riguarda la salute il consiglio è prevenire invece che curare.
Utilizzo magico
Allontana le preoccupazioni per il futuro e i rimpianti del passato.
Favorisce la riflessione e la concentrazione sul presente.
Struttura e solidifica le energie che rischiano di disperdersi.
Tiene a bada emozioni e reazioni impulsive.
Dona fermezza, forza interiore, calma, centratura e vuoto della mente.
Posizione delle mani
La posizione mudra della runa Isa è molto semplice, il dito indice è disteso e rivolto verso l’alto mentre le altre dita son ripiegate sul palmo, su quest’ultime è ripiegato il pollice.
Posizione yoga
Si possono assumere diverse posizioni Yoga che rappresentano la runa Isa, nelle tre presentate è necessario stare con la schiena ben dritta, i piedi uniti. Le braccia ricadono lungo i fianchi nella prima posizione, nella seconda il braccio destro è alzato e la mano assume la posizione mudra precedentemente descritta. Nell’ultima posizione entrambe le braccia sono sollevate verso l’alto, i palmi sono messi paralleli tra loro ma senza toccarsi.
Canto della runa
Isa Isa Isa
Iiiiiiiiiii
Iiiiisssss
Sssss iiiii
iiiiiiiiii
Iiiiiiiiiiiiiiiiii
Iiiiisssssaaaa
Iiiiiiiiiissaaaaaaaaa
Iiiiiiissssssssaaaaaaaarrrrrrrr