mercoledì 11 settembre 2013

Bastet: Hai un famiglio?


Prima di tutto è bene analizzare la figura del famiglio: compagno di una strega, generalmente di natura animale, per alcuni può essere anche animale, elementale o divino. Sono un supporto energetico per la strega, può avvertire i pericoli, guidare durante i vaggi sciamanici, contribuire nei lavori di guarigione o con la connessione ad altri mondi. Il famiglio può essere fisico, che vive nella nostra stessa dimensione, animali con cui si ha una particolare connessione mentale e spirituale, oppure può essere spirituale, cioè non possedere un corpo materiale, può appartenere al mondo della natura, essere una fata, uno spirito legato a qualche elemento in particolare e via dicendo.
Il legame tra Strega e Famiglio è molto forte ed è difficile che qualcun altro possa comprenderlo, essi formano una coppia affiatata e potente. Chi ha un animale come famiglio, è facile che questo lo avverta in situazioni di pericolo, magari soffiando o ringhiando quando qualcuno di poco gradito si avvicina o se avvertono una presenza nociva, oppure potrebbe fissare in modo insistente qualcuno che non gli va troppo a genio. Alcuni contribuiscono anche attivamente durante i rutuali, seguono la Strega nei movimenti, suggeriscono ingredienti e via dicendo. Fimigli spirituali invece son più comunemente incontrati sul piano non fisico, drante la meditazione o i viaggi in altri mondi, facendo spesso da guida.
Trovare un Famiglio non è facile, è spesso lui che trova noi. Alcuni restano accanto alla strega tutta la vita, altri il tempo necessario per insegnarli ciò che sanno o per aiutarli per un determinato periodo. Per provare a cercare un famiglio è importante prestare attenzione ai messaggi che potrebbero arrivarci, magari in sogno o durante una visione. Oppure, andano a cercare magari un Famiglio in forma fisica in un qualche canile o gattile, ad esempio, potremmo centirci attirati fisicamente e mentalmente da un singolo animale in mezzo a molti o, magari, continuiamo a volgere il capo verso una determinata pianta lungo la via che facciamo per andare a lavoro o a scuola tutti i giorni, sentendo una particolare e strana attrazione per essa.

Penso di aver detto abbastanza, per chi non conoscesse il Famiglio. Per chi invece dorrebbe approfondire l'argomento, rimando all'articolo di Skayler - Il Famiglio .. di cui proverò gli esercizi che ha riportato!

Venendo alla domanda del tag .. non penso di avere un famiglio o di averlo mai avuto. Ho avuto diversi animali, che ormai sono mancati, chi in un passato lontano, chi recentemente. Due anni fa è entrata nella mia vita Syria, una splendida cagna nata dall'incrocio di due cani da caccia. Inutile dire che l'adoro, che è come se fosse una figlia per me, oltre che un'amica fidata, che mi fa ridere, che mi è vicina quando sto male e via dicendo, ma non credo che si possa definire il mio Famiglio. Non penso di averne neanche di spirituali, non certo elementali o simili. Il dubbio mi viene sull'associazione Famiglio-Totem. Che oggi vada di moda definire il vecchi Famiglio come Totem o Spirito Guida? In questo caso, pur avendolo, è da diverso tempo che non entro in contatto con lui, non è facile o forse non presto abbastanza attenzione. A volte vorrei poter rafforzare il legame con lui ma non so che pesci pigliare, incontrarlo durante le mie meditazioni è difficile e non mi è mai apparso in sogno.

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lunedì 9 settembre 2013

Atom: Quali sono le tue più grandi imperfezioni?



Altra domanda piuttosto difficile, autoanalizzarsi non è facile e penso che ognuno di noi abbia delle imperfezioni che gli altri magari vedono con facilità, mentre è più difficile che noi stessi arriviamo a notarle. Sicuramente penso di non avere una grande autostima di me, ma è una cosa su cui sto lavorando. Da una vita. Penso di conoscere anche l'origine di questo mio difetto, fa parte del passato e certo non posso cambiarlo, faccio fatica ad apprezzarmi, a pensare che valgo qualcosa, mi dimentico spesso di quello che sono, di quello che ho fatto e delle difficoltà che ho superato. Di conseguenza mi trascuro parecchio, anche fisicamente, e non è facile vedermi truccata o ben vestita, seppure io stessa mi piaccia di più in altro modo! Una ragazza che ammiravo molto qualche anno fa, quando le ho raccontato di me, mi ha guardato con occhi un po' sbarrati e mi ha detto "Sei una persona davvero molto coraggiosa". Mi ha lasciato senza parole. Sarà vero? Quando mi criticano sono bravissima a veder i miei difetti, a mettermi il dubbio in testa, mentre quando mi lodano e mi gratificano penso sempre di non meritarmelo o che si stiano sbagliando. Anche per questo, e passiamo a un secondo difetto, non mi fido molto delle persone. Anzi, per assurdo a volte mi fido più di chi non conosco che delle persone che conosco, perchè, riguardo alle prime, mi chiedo sempre perchè dovrebbero mentirmi. E' una cosa che ho notato da poco ed è tremendamente sbagliata perchè a conti fatti ovviamente succede spesso il contrario. E' vero anche che è più facile riprendermi da una delusione da parte di una persona non molto conosciuta piuttosto da una persona che reputo amica. Continuando con le imperfezioni, non ho molta pazienza in alcuni campi e sopratutto faccio fatica ad aver costanza nel protare avanti alcuni progetti, li lascio in sospeso o ci impiego anni a concluderli. Penso che poi il resto dei miei difetti siano, spero, non molto grandi .. ogni tanto perdo le staffe e la visione oggettiva, sono un po' lunatica, mi faccio prendere dall'ansia o dallo sconforto per nulla, perdo tempo inutilmente e via dicendo. Che cattiva strega!

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Anubis : Come ti senti riguardo la morte ?

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Direi che questo Tag della WML inizia con una domanda da capogiro. Ho sempre pensato che il rapporto che ho con la morte è molto particolare. Avendo avuto dei gravi lutti in famiglia, fin da quando ero bambina, mi son dovuta scontrare ben presto con una dura realtà fatta di mancanze, distacchi e tanti dubbi. La morte è il più grande tabù degli occidentali, non la accettano, la rifiutano, la temono, la maledicono. Eppure l'esperienza insegna che la Morte può essere una dolce compagna, una benedizione, una madre amorevole che ti prende tra le sue braccia per farti addormentare allontanado da te fatica e sopratutto il dolore. Quest'ultimo, piuttosto, è qualcosa di cui avere paura; la sofferenza che deve essere affrontata ogni giorno, un male incessante che sembra non aver davvero mai fine. Con questo non dico che io tema la morte, anzi, sebbene ritenga di aver nonostante tutto un "buon rapporto" con la Madre Oscura, da umana che sono la temo così come la rispetto. Quello che più mi fa paura piuttosto è il distacco, la paura di vedermi portare via le persone che amo prima del tempo o, peggio ancora, morire e lasciare un vuoto difficile da colmare, sofferenza e mancanza. Ogni tanto mi fermo a pensare a quanto sia delicata la vita, a quanto sia facile morire, improvvisamente; basta una vena che non funziona, il cuore che sbaglia un battito, una piccola pollicina d'aria nell'organismo e poi ... più nulla. E' qualcosa che toglie il fiato e porta alla pazzia, tant'è vero che allontano subito il pensiero. E per questo considero la Morte anche una grandissima maestra di Vita. Quando ti sfiora, quando ti ricorda che potresti morire così facilmente .. ti risvegli, ti rendi conto di quanto ogni istante debba essere vissuto con pienezza, di quanto siano stupide certe discussioni, quanto sia importante stare con gli amici e con le persone che si amano. Capisci che puoi provare a programmare la tua vita, ma che mai andrà nel modo in cui desideri e che la cosa migliore da fare è apprezzare ogni singola cosa, ogni novità, ogni momento di calma e di gioia. Le sfide diventano più piccole, non sono più insormontabili e tutto cambia ...e in effetti, ripensando ad Anubi, arrivi anche a chiederti cosa stai facendo della tua vita, se hai dato il tuo contributo, se sei stato bravo o cattivo, se hai fatto soffrire qualcuno volontariamente e via dicendo. La Morte rimane un'incognita, qualcosa con la quale sappiamo che prima o poi avvremo a che fare ... ed è giusto che si inizi prima del grande incontro, a capire in che modo viviamo e ci rapportiamo la Morte, imparando ad accettare questo passaggio inevitabile, questo passo nel vuoto.

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venerdì 6 settembre 2013

Il Tuo Verbo

Non si direbbe a volte che io sia una strega da ormai oltre dieci anni, quasi tredici. Perdo il senso del tempo quando vado a dare un'occhiata al mio Libro Specchio e mi stupisco di quanto tempo sia passato da quel sogno o da qualche altro evento in particolare. Ci sono stati nella mia vita spirituale, come in ogni altro aspetto, alti e bassi. Per alcuni anni non ho praticato ma ho studiato molto, per un altro periodo di tempo ho messo da parte i libri e mi sono dedicata alla pratica e altre volte invece, purtroppo molto spesso, cadevo in preda alla vita frenetica e quotidiana di sempre, priva di magia e di incanto. Sono una donna normale, non vivo in mezzo al bosco, circondata dal silenzio e dalla natura, non ho il policce verde e non sempre riesco a risolvere per il meglio i miei guai. Vivo in un piccolo appartamento con il mio compagno, con cui lavoro, e con Syria, una cagnolona di tre anni, mi godo i fine settimana con gli amici e via dicendo ... come tutti. Se non fosse per il fatto che, di tanto in tanto, quando mi allontano dal mio sentiero spirituale, sento una particolare oppressione. Ci son stati giorni in cui il desiderio di entrare in contatto con la Natura era così forte che non mi faceva respirare. Ho imparato questa cosa di me, quale anno fa: pur vivendo in una città con svariati giardini, ho il bisogno fisico di stare in mezzo a una natura quasi incontaminata, in montagna, al fresco, sotto l'ombra di grandi alberi. Solo a scriverlo sento qualcosa smuoversi dentro di me .. 
Ciò che vorrei è che la mia vita spirituale diventi anche la mia vita quotidiana, che si fonda con quella attuale, trovare il giusto equilibrio tra le parti. E poco a poco, forse, ci sto riuscendo, anche se non è sempre facile e il lavoro e vari obblighi (mentali per lo più) mi portan via tante energie. Sto studiando in questo periodo la magia del focolare, legata alla casa, alla famiglia, alla cucina. Nelle popolazioni del nord Europa, il focolare era un punto culturalmente molto importante. Davanti al fuoco acceso ci si riuniva, si discuteva, si scambiavano storie e consigli, si crescevano i propri figli, ci si amava, ci si odiava, si prendevano decisioni importanti. Qualcosa che ai giorni nostri ormai si è perso, ma che si può recuperare. Abbiamo sostituito questi momenti importanti con le uscite con gli amici, con i discorsi davanti a una birra o seduti sulla panchina di un giardino. Io voglio che la magia faccia parte della mia vita ogni giorno, dal momento in cui mi alzo al momento in cui mi abbandono al mondo dei sogni. La cultura norrena mi ha affascinato e in un certo senso .. richiamato. Un paio di anni fa il dio di tutti gli dei, di ogni cosa vivente e non, il dio guerriero della saggezza e della magia, della poesia e dell'astuzia, Odino, è entrato a far parte della mia vita. Dopo una decina d'anni, e senza averlo davvero cercato ma forse solo desiderato, Lui è diventato il mio dio patrono. E' entrato nei miei sogni e nella realtà. Non è un dio semplice, si è messi continuamente alla prova, quasi in modo estenuante, ma sa ripagare gli sforzi fatti come mai nessuno. Se trattato con rispetto è il miglior dio patrono che una strega possa desiderare. Circa un anno fa, sul mio sentiero, mi sono imbattuta in Frigg. Quasi temo di scriverlo o di pensarlo. Ho avuto sempre un rapporto non facile con l'aspetto della Dea perch mi ponevo in modo sbagliato. Ora forse inizio a capire ma .. non canto ancora vittoria! Per chi ha avuto a che fare con Lei, sa che non è affatto semplice. Pur essendo la dea del focolare, delle donne e delle madri ella è ... Frigg. Non c'è altro modo di definirla. Conosce il futuro, sa ogni cosa, ma non ne parla, premia chi lavora e chi tiene ordinato e pulito il proprio "focolare" ma non chi si abbandona alla pigrizia, può essere amorevole e severa, ma è sempre giusta. E' la Dea che sta a un passo dietro al Dio ma senza la quale egli non sarebbe nulla. Non c'è molto da scherzare con Lei. Il fatto che io l'abbia presa un po' come mia dea patrona e che ancora non mi sia successo nulla di poco piacevole, lo prendo come un segno favorevole. Vorrei poter entrare davvero in contatto con lei .. o forse, pensandoci, nella mia vita è più presente di quanto in realtà possa immaginare. Una volta a settimana offro le libagioni a entrambi e qualcosa ai miei antenati, rispettivamente vino, cereali e incenso, per lo più. Ma non mi sembra di far mai abbastanza. In questo periodo sto affontando delle prove molto dure e prego che le cose non si complichino .. ma sopratutto prego perchè io possa accettare ciò che accade nella mia vita, godendomi i doni che mi vengon fatti ogni giorno.

T3P

giovedì 5 settembre 2013

Attività MWL


Tempo fa mi ero iscritta alla Modern Witch League, ma ho dovuto abbandonare i suoi progetti per mancanza di tempo e di impegno. La MWL è un gruppo creato dal forun Sacerdotesse di Avalon per riunire un gruppo di streghe che avesse l'intenzione di partecipare di tanto in tanto a qualche progetto per farsi conoscere e far conoscere il mondo pagano attraverso blog e canali youtube. Ho deciso qualche giorno fa di tornare a darmi da fare perchè i progetti sono davvero molto molto carini! Parteciperò a un paio di essi, purtroppo non oggi perchè ho una parea di lavoro arretrato:


Nel primo risponderò ad alcune domande personali e legate alla mia visione mondo pagano attraverso l'associazione di diversi Dei di vari pantheon. Il secondo si sviluppa in un mix di proposte a cui bisogna far fede se si decide di aderire al progetto. Ci saranno dodici differenti punti su cui lavorare utilizzando modi diversi: scrittura, immagini, musica e altro.