Direi che questo Tag della WML inizia con una domanda da capogiro. Ho sempre pensato che il rapporto che ho con la morte è molto particolare. Avendo avuto dei gravi lutti in famiglia, fin da quando ero bambina, mi son dovuta scontrare ben presto con una dura realtà fatta di mancanze, distacchi e tanti dubbi. La morte è il più grande tabù degli occidentali, non la accettano, la rifiutano, la temono, la maledicono. Eppure l'esperienza insegna che la Morte può essere una dolce compagna, una benedizione, una madre amorevole che ti prende tra le sue braccia per farti addormentare allontanado da te fatica e sopratutto il dolore. Quest'ultimo, piuttosto, è qualcosa di cui avere paura; la sofferenza che deve essere affrontata ogni giorno, un male incessante che sembra non aver davvero mai fine. Con questo non dico che io tema la morte, anzi, sebbene ritenga di aver nonostante tutto un "buon rapporto" con la Madre Oscura, da umana che sono la temo così come la rispetto. Quello che più mi fa paura piuttosto è il distacco, la paura di vedermi portare via le persone che amo prima del tempo o, peggio ancora, morire e lasciare un vuoto difficile da colmare, sofferenza e mancanza. Ogni tanto mi fermo a pensare a quanto sia delicata la vita, a quanto sia facile morire, improvvisamente; basta una vena che non funziona, il cuore che sbaglia un battito, una piccola pollicina d'aria nell'organismo e poi ... più nulla. E' qualcosa che toglie il fiato e porta alla pazzia, tant'è vero che allontano subito il pensiero. E per questo considero la Morte anche una grandissima maestra di Vita. Quando ti sfiora, quando ti ricorda che potresti morire così facilmente .. ti risvegli, ti rendi conto di quanto ogni istante debba essere vissuto con pienezza, di quanto siano stupide certe discussioni, quanto sia importante stare con gli amici e con le persone che si amano. Capisci che puoi provare a programmare la tua vita, ma che mai andrà nel modo in cui desideri e che la cosa migliore da fare è apprezzare ogni singola cosa, ogni novità, ogni momento di calma e di gioia. Le sfide diventano più piccole, non sono più insormontabili e tutto cambia ...e in effetti, ripensando ad Anubi, arrivi anche a chiederti cosa stai facendo della tua vita, se hai dato il tuo contributo, se sei stato bravo o cattivo, se hai fatto soffrire qualcuno volontariamente e via dicendo. La Morte rimane un'incognita, qualcosa con la quale sappiamo che prima o poi avvremo a che fare ... ed è giusto che si inizi prima del grande incontro, a capire in che modo viviamo e ci rapportiamo la Morte, imparando ad accettare questo passaggio inevitabile, questo passo nel vuoto.
lunedì 9 settembre 2013
Anubis : Come ti senti riguardo la morte ?
Direi che questo Tag della WML inizia con una domanda da capogiro. Ho sempre pensato che il rapporto che ho con la morte è molto particolare. Avendo avuto dei gravi lutti in famiglia, fin da quando ero bambina, mi son dovuta scontrare ben presto con una dura realtà fatta di mancanze, distacchi e tanti dubbi. La morte è il più grande tabù degli occidentali, non la accettano, la rifiutano, la temono, la maledicono. Eppure l'esperienza insegna che la Morte può essere una dolce compagna, una benedizione, una madre amorevole che ti prende tra le sue braccia per farti addormentare allontanado da te fatica e sopratutto il dolore. Quest'ultimo, piuttosto, è qualcosa di cui avere paura; la sofferenza che deve essere affrontata ogni giorno, un male incessante che sembra non aver davvero mai fine. Con questo non dico che io tema la morte, anzi, sebbene ritenga di aver nonostante tutto un "buon rapporto" con la Madre Oscura, da umana che sono la temo così come la rispetto. Quello che più mi fa paura piuttosto è il distacco, la paura di vedermi portare via le persone che amo prima del tempo o, peggio ancora, morire e lasciare un vuoto difficile da colmare, sofferenza e mancanza. Ogni tanto mi fermo a pensare a quanto sia delicata la vita, a quanto sia facile morire, improvvisamente; basta una vena che non funziona, il cuore che sbaglia un battito, una piccola pollicina d'aria nell'organismo e poi ... più nulla. E' qualcosa che toglie il fiato e porta alla pazzia, tant'è vero che allontano subito il pensiero. E per questo considero la Morte anche una grandissima maestra di Vita. Quando ti sfiora, quando ti ricorda che potresti morire così facilmente .. ti risvegli, ti rendi conto di quanto ogni istante debba essere vissuto con pienezza, di quanto siano stupide certe discussioni, quanto sia importante stare con gli amici e con le persone che si amano. Capisci che puoi provare a programmare la tua vita, ma che mai andrà nel modo in cui desideri e che la cosa migliore da fare è apprezzare ogni singola cosa, ogni novità, ogni momento di calma e di gioia. Le sfide diventano più piccole, non sono più insormontabili e tutto cambia ...e in effetti, ripensando ad Anubi, arrivi anche a chiederti cosa stai facendo della tua vita, se hai dato il tuo contributo, se sei stato bravo o cattivo, se hai fatto soffrire qualcuno volontariamente e via dicendo. La Morte rimane un'incognita, qualcosa con la quale sappiamo che prima o poi avvremo a che fare ... ed è giusto che si inizi prima del grande incontro, a capire in che modo viviamo e ci rapportiamo la Morte, imparando ad accettare questo passaggio inevitabile, questo passo nel vuoto.
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