Antico gioco vichingo per due giocatori con una scacchiera, e delle pedine, diffuso fin dal 400 in tutte le terre nel Nord Europa. Un primo ritrovamento è avvenuto a Wimose, una delle maggiori isole danesi e viene rappresentata in un manoscritto del X secolo con la disposizione iniziale delle pedine, e le principali regole del gioco. In Balnakeil, uno scheletro di sesso maschile, di età compresa tra 8 e 13, è stato trovato sepolto con armi e il gioco da tavolo, i Vichinghi insegnavano presto ai ragazzi le regole e le strategia di guerra, questo spiega il motivo per cui i ragazzi giocassero spesso a questi giochi da tavolo strategici, per allenare fin da subito le loro capacità da guerrieri. Sono diversi i giochi da tavolo simili al Hnefatafl, con scacchiere di diverse dimensioni, con più o meno pedine, posizionate nelle caselle o sugli incroci tra queste, o con la presenza di un dado. Hnefatafl è citato in numerose saghe: la Saga degli uomini della Orcadi, Friðþjófs saga dove vengono citate pedine di colore bianco e rosso, queste ultime con il Re, Hervarar saga e altri.
La scacchiera ha 11 o 13 caselle per lato, le quattro caselle agli angoli sono contrassegnate da una X, viene differenziata dalle altre anche quella centrale, il trono del Re. Come per gli scacchi, ci sono 24 pedine nere e 13 pedine bianche di cui una che si differenzia dalle altre, per dimensione generalmente, e rappresenta il Re. Lo scopo delle pedine bianche, che si trovano inizialmente al centro della scacchiera, è di proteggere il Re, conosciuto come Hnefi letteralmente pugno posto al centro, facendolo arrivare sano e salvo in uno dei quattro angoli della scacchiera. Le pedine nere, poste inizialmente lungo i bordi della scacchiera in gruppi di sei, muovono per prime e devono cercare di catturare il Re prima che questo si metta in salvo. Tutti i pazzi possono muoversi di quante caselle vogliono, orizzontalmente e verticalmente, fino a quando non incontrano un ostacolo. Per mangiare un pedone deve essere chiuso tra due pezzi nella stessa colonna o riga mentre il Re, per essere mangiato deve essere circondato da quattro pezzi. A quanto pare, statisticamente ,il Re e i suoi uomini hanno maggiore possibilità di vincere. Io ammetto di aver provato a giocare online con i bianchi e ho sempre perso! Mi piacerebbe crearne presto uno portatile e provare a sfidare qualche amica amante del mondo vichingo!
Ovviamente ci sono diverse varianti per questo gioco in quanto non abbiamo fonti certe a riguardo, o alcune regole aggiuntive, ecco alcune precisazioni che potete adottare o meno se deciderete di giocare con qualche amico:
- Non è sempre il nero che muove per primo, va a discrezione di chi gioca
- In alcune varianti il Re non può essere bloccato e/o non può bloccare
- Il pedone che si infila tra due pezzi avversari non viene automaticamente bloccato
- Le caselle X e il trono valgono come caselle "avversarie" e possono bloccare
- Al termine della mossa che precede quella della cattura del Re, bisogna avvertire l'avversario, regola analoga allo "Scacco" o "Scacco Matto" negli Scacchi
- Il Re può salvarsi anche solo se raggiunge i bordi
Fonti:
wikipedia.org
www.goblins.net
www.pergioco.net
Ciao, io ho acquistato la settimana scorsa il gioco dal national museums of Scotland e per soli 28 euro ti inviano all'interno di una splendida scatola schacciera e pedine che mostri tu stessa nell'immagine qui sopra. Te la consiglio per iniziare, ma io dopo che avrò imparato a giocarci per bene vorrei autocostruirmi incidendo in pregiato legno la scacchiera e le pedine.
RispondiEliminaComunque grazie per la spiegazione storica e delle regole.