Significato antico – Grandine
Altri nomi – Hagal, Haegl, Hagl
Valore fonetico – H
Divinità – Norna Udr, serpente Nidhogg
Animale – Cigno
Polarità – Femminile
Elemento – Acqua
Valore numerico – 9
Colore – Celeste
Albero – Tasso, Frassino
Erba – Mughetto
Cristallo – Onice
Ciclo solare – 28 ottobre al 12 novembre
Parole chiavi – Cataclismi, morte, purificazione, rinnovamento
Descrizione
Antico poema anglosassone
Hagalaz è il più candido dei grani
in un turbine precipita dal cielo
percorso dal vento tempestoso
e poi si trasforma in acqua.
Poema norvegese
La grandine è il più freddo dei grani
Cristo creò il mondo antico.
Poema islandese
Grandine, granulo freddo
e pioggia ghiacciata
e malattia dei serpenti.
Hagalaz viene rappresentata talvolta come una stella a sei punte ossia come un cristallo di neve o di ghiaccio, che rappresenta lo schema prestabilito e immutabile dell’esistenza. Dalla radice indoeuropea kaghlo- che significa ciottolo, e anche aghl- nube tempestosa, in Grecia troviamo anche kakhlex, da cui il latino calculus, Hagalaz mantiene il significato in inglese nella parola hail, grandine, e nel tedesco hagel. Come un chicco di grandine precipitiamo nella vita, veniamo travolti da venti e da passioni, per poi scioglierci nella fusione cosmica con il tutto, attraverso l’amore e la morte.
Con l’Aett di Freyr abbiamo compiuto i primi passi per affrontare la parte centrale dell’esistenza, abbiamo recuperato la nostra innocenza e domato i nostri più bassi istinti. Questo ci permette di lasciarci andare con dolcezza, di affidarci al divenire. Con le prime tre rune dell’Aett di Heimdall ci scontriamo con concetti complessi quali la morte (Hagalaz), il dolore (Nauthiz) e il destino (Isa).
La Morte viene vissuta come la fine di tutto, la disintegrazione di ogni cosa, il definitivo cambiamento. Viene vista come portatrice di dolore, di disperazione, di vuoto e come messaggera del destino, del fato, davanti alla quale non possiamo che inchinarci e accettare l’ardua sentenza. Con la Morte ci apriamo alla dimensione del mistero, siamo forzati ad accettare l’inevitabile, possiamo reagire con rabbia, disperazione, vendetta, autodistruzione, ma solo lasciandosi andare possiamo comprenderne il significato. La Morte è cambiamento, trasformazione, nuova vita, possiamo trascorrere il tempo a rimpiangere i bei tempi andati o possiamo prendere atto del cambiamento e rinascere, rinnovati.
Hagalaz è retta da Udr , la più vecchia delle Norne che tesse la trama del Wyrd, il destino, quella che regge il passato. Wydr è il destino, una trama sottile tessuta con tutte le esistenze che hanno annodato i loro fili nel corso di milioni di anni. L’azione di filare, cosa che fa Udr, viene spesso riferita a una triade femminile di esseri sovrannaturali, anche al di sopra degli dei stessi, che filano, tessono e tagliano i fili che rappresentano la vita degli uomini. Dunque Udr significa sia Wyrd che destino, ma esistono altre due Norne che vivono sotto le radici dell’albero cosmico Yggdrasil, accanto alla fonte originaria: Verdandi, l’essere, il divenire, che arrotola il filo e rappresenta il presente, e Skuld, nome che significa qualcosa di dovuto, colpa, che recide il filo del destino e rappresenta il futuro. Ogni azione compiuta finisce nel pozzo del Wyrd, sprofonda nelle acque con cui, ogni giorno, le Norne riempiono un secchio per bagnare le radici sotto le quali vivono, le azioni del passato vengono così riportate in superficie e attraverso l’albero, che rappresenta il presente, rientrano nella realtà e condizionano gli eventi futuri. Yggdrasil si nutre del passato per dare i frutti nel presente e nel futuro, questa è la grande legge cosmica, ogni essere vivente riceve le conseguenze delle proprie azioni, siano esse buone o cattive. Il Wyrd non è tanto il destino individuale ma piuttosto un’energia universale, l’origine di ogni cosa, la legge originaria di causa ed effetto secondo cui ogni essere vivente è destinato a scontare le conseguenze delle proprie azioni, non è dunque una legge esterna che controlla tutto dall’alto, ma la nostra personale responsabilità per le nostre azioni. E’ la legge del Karma secondo cui noi siamo artefici del nostro destino attraverso i nostri pensieri, azioni mentali, i nostri sentimenti, azioni affettive, le nostre parole, azioni verbali, e il nostro comportamento, azioni fisiche.
Hagalaz è connessa anche con il serpente Nidhoggr che corrode le radici dell’albero cosmico minacciandone la stabilità, rappresenta l’irrompere del destino nella nostra vita, rappresenta la rottura di ogni schema e di ogni certezza. E’ una runa che ha a che fare senza ombra di dubbio con l’archetipo della Morte, grandine in inglese si dice hail, parola che ci ricorda la Dea Hel, Signora della Morte e guardiana degli inferi.
Runa
Oracolo
Già arrivato è il gelido Inverno
si incurvano i rami sotto il candido peso,
l’albero secco già si schianta,
e con rombo di tuono precipita a terra.
Cammina, cammina, non ti fermare,
è tempo di andare, non cedere al ghiaccio.
E svegliati presto,
prendi la legna,
soffia sulle braci,
rinnova la magia del fuoco.
Hagalaz si può leggere solo dritta, ma il suo significato è comunque ambiguo. Le parole chiavi per questa runa sono pulizia, epurazione, spazio per la crescita, accettazione, coraggio, lasciar andare, passato, inconscio, esami, analisi, prove, sperimentazione. L’estrazione di questa runa indica una liberazione dagli schemi che può manifestarsi come un impedimento o una destrutturazione, come un blocco, un ritardo, una malattia o una morte. E’ necessario interrogarsi sul rapporto che si ha sulla morte, se siamo in grado di accoglierla, di affrontarla con mente serena, se riusciamo ad accettare l’inevitabilità del destino. Hagalaz può indicare un problema di rigidità, una prigionia dovuta a degli schemi, delle regole, della morale. E’ una runa che permette di accedere a nuovi livelli di conoscenza attraverso l’opera congiunta di distruzione e creazione, morte e rinascita. E’ la runa del destino e implica anche la liberazione dal passato, l’accettazione del pagamento dei conti in sospeso. Il consiglio è quello di lasciarsi guidare ed essere in sintonia con la propria natura. In amore si attraversa un momento difficile, si ha timore di non raggiungere la felicità, si hanno dubbi e incertezze e si possono commettere degli sbagli. Pazientate e restate calmi, non affrontate situazioni difficili e attendete che il momento passi. Sul lavoro si richiedono molti sacrifici, può risultare duro, insopportabile, potrebbe esserci il rischio di perdere un lavoro, di essere licenziati. Stringete i denti e andate avanti senza perdere di vista gli obbiettivi. Per quanto riguarda la salute c’è il rischio di ammalarsi, bisogna dedicare più tempo a se stessi, ai propri hobby, rilassarsi e recuperare le energie perdute. Capita a volte che, nonostante tutte le precauzioni prese, il destino scelga per noi rompendo una relazione di amore o amicizia, privandoci di un lavoro fisso o di una persona a noi cara. Bisogna ricordarsi che la vita va avanti, nonostante tutto, che tutto è una ruota che gira .. ci saranno altri amori, altre persone pronte ad averci accanto, altri lavori, nuove soddisfazioni, altre persone da conoscere, figli e nipoti che nascono riportando nella nostra vita una nuova promessa e una nuova speranza. Abbiamo tutto il diritto di soffrire se il destino sembra non lasciarci via d’uscita, non potremmo percorrere quella strada perché non è destinata a noi, ma vi sono molte altre via che ci attendono, perfette per noi.
Utilizzo magico
Sblocca situazioni stagnanti e vecchi schemi
Aiuto per entrare in contatto con la verità
Superamento di limiti e di schemi prestabiliti
Vivere la vita con decisione, lasciando il passato alle spalle
Aiuto a trovare il centro del proprio essere, la purezza
Posizione delle mani
Si possono assumere due posizioni delle mani mentre si medita su questa runa, una appare visivamente più complessa ma risulta più facile da eseguire rispetto alla seconda. Per il primo mudra, unite i palmi delle mani. I pollici, gli anulari e i mignoli devono rimanere distesi, gli uni contro gli altri. Gli indici si piegheranno appena, accavallandosi, formando una X mentre i medi si piegheranno completamente andando a toccare il dorso della mano opposta. Nel secondo mudra si posizioneranno le mani palmo a palmo mantenendo una certa distanza tra loro, quando basta per far toccare le punte delle dita medie che si piegheranno con un angolo di novanta gradi. Questa posizione è più difficile da mantenere rispetto alla prima, esiste una versione semplificata in cui a toccarsi sono i due pollici, formando così il simbolo della runa
In posizione eretta, distendere le braccia perpendicolarmente rispetto al resto del corpo, i palmi delle mani rivolti verso l’alto. Muovere lentamente le braccia, senza piegare i gomiti, posizionando le mani sopra la propria nuca, mentre si inspira profondamente, quindi verso il basso, all’altezza dei fianchi, mentre si espira. Se si desidera non compiere alcun movimento, mantenere la posizione iniziale, formando una croce.
Canto della runa
Hagalaz hagalaz hagalaz
Hhhhhhhaaa
Hu ha hi he ho
Hul hal hil hel hol
Oh eh ih ah uh
Hhhhhhhaaa
Hhaaaggaaaalllaaaazzz
Hhaaalll hhaaaagggaaalll
Hhhaaa hhaeaeae hheeee
Haagaaalaaaz
da quando è morta la mia amata mamma, una grande sensitiva, non faccio altro che prendere questa runa e Isa. Escono sempre queste due rune
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