Non riesco a concentrarmi.
E' normale, sopratutto all'inizio o se i problemi giornalieri si sono accumulati un po'. L'attività meditativa può essere paragonata a un muscolo che ha bisogno di allenamento costante. La meditazione non si fa stando solo seduti, alcune meditazioni sono più dinamiche, in alcune si recitano mantra continuamente, in altre ci si muove e si danza anche, per alcuni quindi è più efficace meditare senza seguire un metodo tradizionale.
Mi addormento durante la meditazione.
Capita spesso, l'attività celebrale rallenta attraversando diversi stati e avvicinandosi di molto a quello del sonno, quindi il nostro corpo non è abituato ad fare questo tipo di lavoro quando è sveglio e tende a cadere nel sonno. A volte capita di entrare e uscire! Il consiglio è quello di evitare di meditare la sera troppo tardi o subito dopo mangiato. Questo aspetto scompare man mano che ci si esercita nella meditazione. Le informazioni filtrano comunque, in un modo e nell'altro.
Sento dolori in varie parti del corpo.
Ovviamente capita se si ha qualche problema di postura o di posizione, già conosciuto. Ma non bisogna fermarsi alle apparenze. Si pensa che entrando in contatto con se stessi e il proprio corpo, finalmente dolori e acciacchi svaniscano. Ma molto più spesso accade che questi dolori arrivino in massa e si facciano sentire molto forte! Il tuo corpo capisce che può esprimersi ed essere ascoltato e perciò comincia a comunicare tutti i punti in cui sente dolore. Lo stesso vale per le emozioni e il cuore. E' come se una persona trattenesse a lungo un pianto, quando finalmente sente di potersi liberare scoppia in un mare di lacrime. Oltre ad agire sul piano pratico, andando magari da un dottore a fare un consulto, si può anche agire a livello energetico per auto guarirsi, con svariate tecniche, dal reiki alle stesse meditazioni.
Non ho fiducia nelle esperienze che ho quando medito.
Se non si è abituati a meditare costantemente, può sembrare strano fidarsi di ciò che succede. Come puoi sapere se si tratta di un’esperienza reale e che sia un’effettiva risposta per te? La conclusione è che non puoi saperlo. Nessuno può dimostrarti che ciò che hai sentito era la risposta del tuo cuore, della tua mente, della tua immaginazione, della tua guida spirituale, del divino. Ma nessuno può nemmeno dimostrare il contrario. Credi in ciò che senti. Ogni informazione è altrettanto valida, che venga da dentro di te o dall’esterno. Si tratta di un’informazione su di te che tra un’ora potrebbe essere diversa. Ma in questo momento è così che il tuo corpo vuole comunicare con te. Invece di bollare queste esperienze come immaginarie e fantasiose, prova a capire che messaggio contengono. Abbi fiducia in te, prova e riprova senza scoraggiarti. Sappi che ognuno di noi percepisce certe cose in modo diverso, c’è chi durante le meditazioni vede con l’occhio della mente, chi percepisce soprattutto suoni o odori, e c’è chi non vede nulla ma sente energie, emozioni, sensazioni.
A volte quando si medita sembra che non accada nulla, non vedi niente, non senti niente, è tutto nero o grigio. Ciò può essere frustrante, far arrabbiare. Ti viene voglia di fare altro, di alzarti e lasciare stare, pensi che queste meditazioni siano sciocchezze. In primo luogo è possibile che tu non veda niente ma senta qualcosa. Forse senti una piccola pressione sulla fronte, sullo stomaco, un calore nel petto, un senso di freddo alla gamba, dell’energia in eccesso nel corpo, qualche dolore. Mettiti in ascolto e accogli ciò che arriva per quello che è. In secondo luogo è possibile che ci sia una resistenza proprio nei confronti della meditazione stessa perché, anche se non te ne accorgi, stai percependo qualcosa, senti che non sta accadendo nulla, senti che si fa tutto nero e grigio, senti che sei bloccato e arrabbiato, senti che non hai voglia di meditare. Cosa provoca questa reazione? Cerchi di evitare qualcosa? Cos’hai paura di scoprire? Qualcosa con cui ti sei ripromesso di non entrare più in contatto o che potrebbe farti soffrire? L’incontro con te stesso ti obbliga a essere sincero nei tuoi confronti e per svariati motivi possiamo aver interrotto in parte la comunicazione con il nostro corpo, il nostro cuore e il nostro spirito. Ci si può sentire provocati, impauriti, insicuri, deboli, nervosi, avere un qualche tipo di resistenza. A volte non si conosce neanche la causa di questa resistenza. Non bisogna abbattersi però, con la meditazione si ha un altro punto di partenza per affrontare le proprie ombre e le proprie difficoltà, ci aiuta a valutare le cose e a trasformare ciò che ci blocca in qualcosa che ci fa crescere.
Intanto ti faccio i complimenti, sono tutte considerazioni molto interessanti quelle che fai e sono problemi da cui siamo passati tutti...a me la meditazione ha cambiato la vita. Io ho avuto la fortuna di avere delle esperienze stupende proprio le prime volte che ho iniziato...una delle primissime, circa cinque anni fa, sentii il mio corpo come sparire, liquefarsi, diventare di un'altra sostanza...ero li ma allo stesso tempo non c'ero più, per percepire le mie gambe dovevo fare un grande sforzo e...sinceramente...non ne avevo nessuna voglia!
RispondiEliminaEro un novizio ma meditai per un'ora e mezzo di fila...provando sensazioni stupende e quasi un senso di delusione nel dover "tornare"...cioè aprire gli occhi, sentire di nuovo braccia, gambe, dorso...forse proprio al bellezza di queste prime esperienze (a volte ridevo da solo di felicità durante le meditazioni...) mi hanno convinto a continuare, a praticarla tutti i giorni, anche più volte al giorno....e in qualche modo la meditazione è diventata la mia maestra...la mia alleata, la mia maniera per conoscermi, il mio metodo per risolvere i miei problemi, sedendomi, respirando ed osservandoli....beh...grazie per questo articolo! un abbraccio.
Elvio
Ciao! Intanto complimenti per l'articolo, oltre ad essere utile e di facile lettura, in tante cose mi ci sono ritrovata anch'io. Mi sono avvicinata alla meditazione da poco e in qualche modo mi sta trasmettendo una sensazione di serenità e di rilassamento, noto però un processo che non so come interpretare e non capisco se sia "corretto" (inteso come utile) oppure no: ogni volta che appare un pensiero, nel momento stesso in cui lo identifico in automatico si blocca mentre io avrei davvero piacere a capire cosa significa, da dove viene e dove vuole condurmi. A quel punto mi riconcentro sul respiro e appena sorge un altro pensiero nel momento in cui me ne accorgo di nuovo scompare prima di darmi modo di comprenderlo.
RispondiEliminaEntrare in meditazione vuol dire non soffermarsi su nessun pensiero che affiora quindi il processo che mi descrivi corrisponde a quello che si dovrebbe fare :) crei magari una catena di pensieri che scorrono fino a raggiungere il tuo punto di calma. Se i concetti sono importanti, vedrai che il tuo subconscio li farà riaffiorare
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