venerdì 22 luglio 2016

Lucet

Il Lucet è un semplice strumento di origine vichinga e medievale utilizzato per la creazione di corde da indossare, per arricchire gli abiti, o da utilizzare come cintura o legaccio, il risultato finale è una corda forte, leggermente elastica a base quadrata. La forma del Lucet è estremamente semplice: una forcella con un manico e due rebbi a un'estremità, alcuni ne possiedono quattro, possono avere o meno un foro centrale attraverso il quale fare passare il cavo. I Lucet erano realizzati in legno oppure in osso, utilizzando talvolta l'osso nasale dei bovini. La corda viene realizzata da una serie di nodi, non c'è bisogno di tagliare e sopratutto è possibile realizzare cavi molto lunghi. 



Reperti archeologici fanno risalire i primi Lucet prima del XII secolo quando il suo utilizzo è andato via via diminuendo per poi ricomparire nel XVII secolo. Nuovamente verso il XIX secolo questo strumento è stato nuovamente abbandonato. Il più antico ritrovamento è stato datato 750-1000 d.C., un Lucet in osso di cinque centimetri. Sono stati fatti alcuni ritrovamenti nel Regno unito (Thetford, York) e Svezia (Lund, Sigtuna, Gotland, Falsterbo, Hossmo). Presso Barshalder, Gotland, è stata ritrovata una tomba con all'interno due corde, a base quadrata, una decorata con perline e l'altra con forse un guscio di tartaruga, in una posizione che suggeriva l'esistenza di una tracolla.


Lucet in bronzo di Hossmo


Lucet di York
Pochi hanno una reale decorazione, considerati spesso come strumenti da utilizzare sul momento, ad eccezione di alcuni esemplari particolari come quello da Lund, decorato con iscrizioni runiche che probabilmente riportano le parole "bein tinbl". Le traduzioni possibili sono "osso filo" o "ossa gemelle". Sono stati inoltre ritrovati alcuni strumenti scambiati erroneamente, con molta probabilità, per dei Lucet, con forcelle di oltre 20 centimetri, è più facile che siano in realtà strumenti per la pesca. 

Lucet di Lund

Lucet di Lund con incisione runica

Lucet improbabile di oltre 20 cm

Tale strumento è conosciuto anche con altri nomi:
Tvinningsben : stringa in torsione
Snoddgaffel : letteralmente cavo(snodd) forcella (gaffel)
Knytgaffel : dalla radice knyta e knut, legare, allacchiare, quindi forcella per legare
Slynggaffel : dalla radice slyng, bobona, quindi forcella bobina. Questo sembra essere il termine più antico.

Istruzioni:
- Infilare il filo all'interno del foro centrale, tenendolo verso il basso con il pollice. Dalla parte posteriore alla parte anteriore.
- Portare in avanti il filo e firare attorno alla bacchetta destra in senso antiorario.
- Passare il filo sulla bacchetta sinistra passandolo sul davanti, in senso antiorario, formando così un otto.
- Riavvolgere nuovamente il filo, una seconda volta, attorno alla bacchetta di destra, passando sul davanti. Si avranno due fili sulla bacchetta di destra e uno su quella di sinistra.
- Sollevare il filoinferiore della bacchetta in alto, oltre la punta.
- Rivoltare il Lucet verso sinistra, in senso antiorario, il filo si avvolgerà naturalmente attorno alla bacchetta di destra creando un doppio filo. 
- Ripetere ii passaggi più volte: sollevare il filo inferiore oltre la punta, ruotare il Lucet.
- Per concludere il lavoro: sfilare la corda dal Lucet, tagliare il filo e farlo passare attraverso l'occhiello opposto a quello da cui esce. Tirare bene il filo in modo da chiudere l'occhiello in cui è passato il filo che poi va ripassato nell'ultimo occhiello rimasto. Tirare per chiudere definitivamente il lavoro. 

Ci sono numerosi tutorial anche in italiano su Youtube o Pinterest.




Fonti:
wikipedia.org
halldorviking.wordpress.com
dienaherin.blogspot.it

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