venerdì 6 settembre 2013

Il Tuo Verbo

Non si direbbe a volte che io sia una strega da ormai oltre dieci anni, quasi tredici. Perdo il senso del tempo quando vado a dare un'occhiata al mio Libro Specchio e mi stupisco di quanto tempo sia passato da quel sogno o da qualche altro evento in particolare. Ci sono stati nella mia vita spirituale, come in ogni altro aspetto, alti e bassi. Per alcuni anni non ho praticato ma ho studiato molto, per un altro periodo di tempo ho messo da parte i libri e mi sono dedicata alla pratica e altre volte invece, purtroppo molto spesso, cadevo in preda alla vita frenetica e quotidiana di sempre, priva di magia e di incanto. Sono una donna normale, non vivo in mezzo al bosco, circondata dal silenzio e dalla natura, non ho il policce verde e non sempre riesco a risolvere per il meglio i miei guai. Vivo in un piccolo appartamento con il mio compagno, con cui lavoro, e con Syria, una cagnolona di tre anni, mi godo i fine settimana con gli amici e via dicendo ... come tutti. Se non fosse per il fatto che, di tanto in tanto, quando mi allontano dal mio sentiero spirituale, sento una particolare oppressione. Ci son stati giorni in cui il desiderio di entrare in contatto con la Natura era così forte che non mi faceva respirare. Ho imparato questa cosa di me, quale anno fa: pur vivendo in una città con svariati giardini, ho il bisogno fisico di stare in mezzo a una natura quasi incontaminata, in montagna, al fresco, sotto l'ombra di grandi alberi. Solo a scriverlo sento qualcosa smuoversi dentro di me .. 
Ciò che vorrei è che la mia vita spirituale diventi anche la mia vita quotidiana, che si fonda con quella attuale, trovare il giusto equilibrio tra le parti. E poco a poco, forse, ci sto riuscendo, anche se non è sempre facile e il lavoro e vari obblighi (mentali per lo più) mi portan via tante energie. Sto studiando in questo periodo la magia del focolare, legata alla casa, alla famiglia, alla cucina. Nelle popolazioni del nord Europa, il focolare era un punto culturalmente molto importante. Davanti al fuoco acceso ci si riuniva, si discuteva, si scambiavano storie e consigli, si crescevano i propri figli, ci si amava, ci si odiava, si prendevano decisioni importanti. Qualcosa che ai giorni nostri ormai si è perso, ma che si può recuperare. Abbiamo sostituito questi momenti importanti con le uscite con gli amici, con i discorsi davanti a una birra o seduti sulla panchina di un giardino. Io voglio che la magia faccia parte della mia vita ogni giorno, dal momento in cui mi alzo al momento in cui mi abbandono al mondo dei sogni. La cultura norrena mi ha affascinato e in un certo senso .. richiamato. Un paio di anni fa il dio di tutti gli dei, di ogni cosa vivente e non, il dio guerriero della saggezza e della magia, della poesia e dell'astuzia, Odino, è entrato a far parte della mia vita. Dopo una decina d'anni, e senza averlo davvero cercato ma forse solo desiderato, Lui è diventato il mio dio patrono. E' entrato nei miei sogni e nella realtà. Non è un dio semplice, si è messi continuamente alla prova, quasi in modo estenuante, ma sa ripagare gli sforzi fatti come mai nessuno. Se trattato con rispetto è il miglior dio patrono che una strega possa desiderare. Circa un anno fa, sul mio sentiero, mi sono imbattuta in Frigg. Quasi temo di scriverlo o di pensarlo. Ho avuto sempre un rapporto non facile con l'aspetto della Dea perch mi ponevo in modo sbagliato. Ora forse inizio a capire ma .. non canto ancora vittoria! Per chi ha avuto a che fare con Lei, sa che non è affatto semplice. Pur essendo la dea del focolare, delle donne e delle madri ella è ... Frigg. Non c'è altro modo di definirla. Conosce il futuro, sa ogni cosa, ma non ne parla, premia chi lavora e chi tiene ordinato e pulito il proprio "focolare" ma non chi si abbandona alla pigrizia, può essere amorevole e severa, ma è sempre giusta. E' la Dea che sta a un passo dietro al Dio ma senza la quale egli non sarebbe nulla. Non c'è molto da scherzare con Lei. Il fatto che io l'abbia presa un po' come mia dea patrona e che ancora non mi sia successo nulla di poco piacevole, lo prendo come un segno favorevole. Vorrei poter entrare davvero in contatto con lei .. o forse, pensandoci, nella mia vita è più presente di quanto in realtà possa immaginare. Una volta a settimana offro le libagioni a entrambi e qualcosa ai miei antenati, rispettivamente vino, cereali e incenso, per lo più. Ma non mi sembra di far mai abbastanza. In questo periodo sto affontando delle prove molto dure e prego che le cose non si complichino .. ma sopratutto prego perchè io possa accettare ciò che accade nella mia vita, godendomi i doni che mi vengon fatti ogni giorno.

T3P

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